martedì 21 gennaio 2014

Baita del running n. 10: Mezza maratona di Medea

Domenica mattina 19 gennaio si corre la Mezza maratona di Medea (GO), associata anche ad una 30km: ci si immagina colline gelate di brina e invece il clima è da foresta pluviale: sole piovoso e 14 gradi umidi.
L'atleta si presenta abbigliato come si conviene per l'inverno friulano, ma il meteo rende fastidiosi e persino irritanti i costosi capi termici: le conseguenti espressioni di soffocamento ricordano gli orsi bianchi allo zoo nel mese di luglio.
Unici in canotta e pantaloncini sono i tamugni sloveni, che si però si presentano mezzi nudi anche quando il termometro è sottozero e quindi non fanno testo: loro sono una specie di orso endemico di queste terre.

Il pacco gara viene in soccorso agli accaldati: ci si spoglia al volo e la maglietta souvenir di cotone grigio sostituisce il giubbotto in goretex fluo. Certo, non è il massimo dell'estetica 
I calzini friul-chic solo per le grandi occasioni
e svolazza intorno ai pantaloni aderenti a mo' di grembiule, ma almeno si sta freschi.
La seconda sorpresa del pacco gara (come in un cono gelato il bello sta in fondo) sono un paio di calzini sportivi dall'ispirazione fulminante: arancioni con fascia intorno alla caviglia che riproduce l'Ara Pacis, monumento locale.
Sono bellissimi e personalmente li indosserò solo nelle grandi occasioni: maratone internazionali, matrimoni e riunioni.

Il percorso di gara, dalla caratteristica forma a "girino" che parte da Medea (GO), attraversa l'Isonzo, arriva in provincia di Udine e dopo un tour di 360° sopra l'autostrada A4 rientra alla partenza con una leggera salita.

Il percorso dalla classica forma a "girino"
 
L'arrivo della mezza maratona (21km) fa scattare gratificazioni improprie: chiudo in 1h 46' con le gambe a pezzi e mi consolo scoprendo che appena dietro di me ci sono atleti  che stanno correndo con falcata olimpica. Penso: "Tiè. Hanno sbagliato tattica, si sono risparmiati troppo all'inizio e li ho battuti". Invece sono i primi della 30km che mi tallonano, aiuto mi stanno per doppiare!


Carboidrati (PAN) e proteine (PORCO) all'arrivo

Per qualche minuto dopo il traguardo si accarezza l'idea della seconda gratificazione impropria, quella di un mix inedito tra carboidrati e proteine al chiosco.
Nutrizionisti, prrrrr!

alessandro.giuriani@gmail.com




martedì 14 gennaio 2014

Baita del running n. 9: il tempo vola, Campolonghetto rimane

Centinaia di runner hanno punteggiato le strade intorno a Campolonghetto lunedì 6 gennaio alla Marcia dei Magi, il classico appuntamento che apre l'anno solare delle gare fiasp in provincia di Udine. Siamo al 23° anno di questa gloriosa competizione, nata - pensate - nel lontano 1991.
Per dare un'idea dei tempi, erano quelli in cui lo start della maratona di Roma avveniva così (inquietante immagine di archivio da corriere.it).


Tutto vero: l'allora presidente del consiglio Andreotti e il presidente del CONI Carraro danno l'avvio alla Maratona di Roma edizione 1991 (fonte: corriere.it)

 Il ritrovo al bocciodromo - come 23 anni fa, ma senza pistole - ha il classico sapore del calcio di inizio. 

Nuovo lo sponsor sui tesserini di gara, dove scompare lo storico grande magazzino Bravi e esordisce un'azienda di alimenti biologici, segno dei tempi che cambiano e delle nostre abitudini che dopo questa crisi non saranno più le stesse.
Anno nuovo, nuovi cartoncini di gara anche per gli atleti: dal 2014 ogni cartellino è dotato di codice a barre leggibile con lo scanner che fa bip, un po' come essere in cassa al supermercato solo che al posto del prosciutto c'è un marciatore.

Per la toilette aspettare primavera

Anche gli organizzatori, si modernizzano: studiano un percorso flessibile e fanno fronte alla pioggia caduta nelle 48 ore precedenti dirottando la competizione quasi tutta su strade asfaltate. Alla fine tutti si arriva con scarpette immacolate, pur senza la gloria del fango invernale.
Alcune marciatrici donne lamentano il fatto che si corra d'inverno e gli alberi spogli non offrano riparo per una sana "toilette nel bosco": in effetti, come dimostra la foto, appartarsi è un po' difficile.
Nessun problema invece per gli uomini: parecchi fossati come quello sulla destra offrono per così dire un invito naturale.

Alla fine gran ristoro su un buffet impeccabile, il 2014 è davvero iniziato.


alessandro.giuriani@gmail.com



E ricordatevi che il tempo vola. E noi no. Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no. Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi.
(Alessandro Bergonzoni)




 
 





martedì 12 febbraio 2013

Baita della crisi n. 2: come di è sviluppata?

Quando si dice che gli uomini passano, ma le istituzioni rimangono.
Senza esprimere alcun giudizio di valore sulle dimissioni di Benedetto XVI, mi piace continuare a citare la relazione della sua Banca a proposito dello sviluppo della crisi.
La fonte è sempre il prezioso libro di Nuzzi "Sua Santità", che a mio avviso dà una connotazione umana anche al Pontefice e alle enormi pressioni a cui è sottoposto.
Ma torniamo allo sviluppo della crisi così come è stato analizzato dallo IOR.

La domanda da cui si parte è: COME SI E' EVOLUTA LA CRISI NEGLI ULTIMI TRE ANNI?
Risposta: dal 2008 ad oggi i paesi occidentali indebitati han promesso ai cittadini, e hanno cercato con espedienti vari di ridurre il debito, senza riuscirci.  Non potevano riuscirci perchè mancavano soprattutto i fondamentali della crescita economica (la crescita della popolazione).
Gli USA e i paesi europei hanno rifiutato di diminuire il debito attraverso l'opzione vera e unica dell'austerità (per ricostruire i fondamentali della crescita e per assorbire una crescita passata falsa e insostenibile, diventata debito non pagato) ed hanno tentato varie strade.

Siamo PIGS anche noi
Riconosciuto che erano impraticabili, chi era ed è in posizione di forza (gli USA) hanno cercato di trasferire i loro problemi sui paesi meno forti (europei).
Le banche USA, si suppone per riprendere a guadagnare, hanno cominciato a fare speculazione sui titoli di Stato dei paesi più indebitati europei. Il primo paese messo in difficoltà anche grazie alla speculazione (ovviamente anche grazie a squilibri di bilancio e qualche trucco usato per entrare nell'euro) è stata la Grecia.
L'incertezza europea nel salvataggio della Grecia e il suo successivo "default guidato" ha creato sfiducia sull'Europa nei mercati internazionali. Questa sfiducia si è accentuata sui paesi a maggior debito pubblico (Portogallo, Irlanda, Spagna e poi Italia). Questa sfiducia ha comportato il maggior costo progressivo del debito, quando ad ogni scadenza il debito pubblico doveva essere rinnovato.
Anche un paese come l'Italia, che ha equilibrio patrimoniale dello Stato e un fortissimo risparmio privato (che copre 5 volte il debito pubblico) ed è potenzialmente solvibile, si è scoperta in difficoltà nel rinnovo emissioni, e si trova con l'esigenza di far crescere il costo degli interessi ad ogni emissione (spread).

alessandro.giuriani@gmail.com

venerdì 25 gennaio 2013

Baita della crisi n. 1: perchè è nata?

E' sempre  stato fuori moda apprezzare lo IOR, l'Istituto delle Opere Religiose.
Si tratta della famosa banca centrale del Vaticano che si occupa di amministrare le enormi entrate (e le enormi uscite) dello Stato Pontificio.
Non gode di buona stampa, viene spesso accusato di essere un ente dedito a traffici, corruttele e manovre sottobanco. Da Calvi a Emanuela Orlandi fino alla banda della Magliana, spesso i misteri italiani irrisolti degli anni '70 e '80 hanno toccato l'istituto bancario pontificio.
Quale migliore istituzione per farci spiegare la crisi che ci attanaglia? Lo IOR è potente, globale e religioso. Personalmente adoro la ricetta amara di questa Banca del Vaticano.


Leggetelo!

Consiglio a tutti lo splendido libro di Nuzzi "Sua Santità", in cui è riportato il documento riservato dove Gotti Tedeschi, presidente dello IOR, spiega al segretario del Pontefice Mons. Gaenswein (il famoso Padre Georg), le ragioni dell'attuale situazione economica. Dovrà essere semplice, chiaro e preciso.

PRIMA DOMANDA: COSA HA CAUSATO L'ATTUALE CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA?
Risposta: l'ha causata una serie di politiche economiche adottate progressivamente negli ultimi 30 anni per sostenere la crescita del Pil nei paesi cosiddetti occidentali a seguito del crollo della natalità. Non crescendo la popolazione, la crescita può avvenire solo facendo aumentare i consumi pro-capite. Detta crescita dei consumi pro capite è avvenuta:
a) delocalizzando in Asia molte produzioni reimportate a minori costi per crescere il potere d'acquisto;
b) facendo indebitare le famiglie. Solo negli ultimi 10 anni prima dello scoppio della crisi (dal 1998 al 2008) l'indebitamento medio del mondo occidentale è cresciuto di circa un 50%. Lo scoppio della crisi ha prodotto effetti diversi nei vari paesi secondo il modello di indebitamento provocato.
Per esempio in USA l'indebitamento è stato soprattutto fatto dalle famiglie, in Italia dallo Stato. Per tentare di risolvere il problema di questo indebitamento negli USA si è progressivamente "nazionalizzato" il debito (cioè lo Stato ha assorbito l'eccesso di debito salvando le banche che stavano fallendo perchè le famiglie non pagavano i debiti). In Europa, ma soprattutto in Italia, si è invece "privatizzato" il debito fatto da governi, banche e imprese, facendolo pagare ai cittadini.

Più chiaro di così...pare che abbia capito anche Padre Gheorg.

Poi ci sarebbe la seconda domanda (COME SI E' EVOLUTA DETTA CRISI ECONOMICA NEGLI ULTIMI TRE ANNI?), ma per questa ci vediamo al prossimo post.

alessandro.giuriani@gmail.com

Il re: "Prima di affidare il mio denaro alla vostra banca... che personale direttivo avete?". Il banchiere: "Un presidente, 42 vicepresidenti e un santo predicatore". Il re: "A che vi serve il santo predicatore?". Il banchiere: "A mantenerci onesti".
(da "Il mago Wiz" di Brant Parker e Johnny Hart)


mercoledì 21 novembre 2012

Piste ciclabili militanti

Chi fa da sè per fa per tre: fa rima anche in francese e il gruppo militante di Tolone "La Masse critique" ne ha fatto il suo credo.


La pista fai da te

Scrive il blog di Le Mond di come - con qualche notte di lavoro e tanta ironia - siano riusciti a inserire nientemeno che una serie di piste ciclabili nella loro città.

Il metodo è semplice: si sceglie una strada e ci munisce di vernice bianca, pennello e corda tesa per disegnare una linea diritta.Un'ora di lavoro di notte, in sicurezza con gilet catarifrangenti, et voilà! L'indomani la pista ciclabile è pronta, con tanto di segnaletica a terra.
Ma non finisce qui! Dimostrando un senso della comunicazione molto più spiccato di certi sindaci nostrani, La Masse Critique organizza anche l'inaugurazione delle piste preparate così alla chetichella.

C'è persino la targa!
Una targa a testimonianza dell'evento e addirittura inviti alle isitituzioni locali per presenziare al taglio del nastro: chi oserebbe dire di no?

I risultati concreti ottenuti hanno dell'incredibile. Le piste ciclabili da ufficiose sono diventate ufficiali, i segnali farlocchi sono stati sostituiti da quelli regolamentari e la municipalità di Tolone ha formalmente riconosciuto queste piste nella propria viabilità.

A quando una Massa Critica anche da noi?

alessandro.giuriani@gmail.com

La vita e la bici hanno lo stesso prinicipio: devi continuare a muoverti per stare in equilibrio.
(Albert Einstein e - in tempi recenti - DJ Ax)

lunedì 22 ottobre 2012

Diogene vs. Sky

Chi se lo ricorda? Ad Atene esisteva un filosofo che viveva in una botte e che rifiutava ogni bene materiale, in quanto superfluo e fonte di ogni infelicità.
Si chiamava Diogene e viveva in una botte. Un giorno che vide un ragazzo prendere il cibo con l'incavo del pane, si liberò anche della sua scodella di legno affermando di avere ricevuto una lezione.

Appartiene a lui una delle risposte più riuscite della storia. Vera o non vera che sia, merita di essere raccontata.
Il grande condottiero Alessandro Magno volle conoscere questo personaggio e, quando gli si avvicinò, lo vide sdraiato al sole. Il filosofo si alzò un poco da terra incuriosito dal rumore. L'imperatore allora lo salutò affettuosamente e gli domandò se ci fosse qualcosa in suo potere che lui desiderasse.
"Sì" rispose Diogene "scòstati un poco dal sole".

A Diogene nemmeno il marketing di Sky riuscirebbe a vendere nulla.
A noi sì però.
In un veloce confronto tra colleghi oggi è emerso che in due ricevono il segnale della tv di Murdoch tramite Internet, mentre gli altri per mezzo della parabola.
Tutti sono stati contattati per aggiungere un decoder più potente che si va a sommare al televisore, al router wireless e a due telecomandi. Più due cavi che vanno a ingrossare il groviglio di serpi che brulica dietro agli apparecchi.
Alcuni hanno ricevuto anche l'offerta di un'ulteriore opzione che permette a due TV nello stesso appartamento di collegarsi a due differenti canali Sky. Così il marito guarda la partita e la moglie il film romantico.
Per attivare il tutto si è dovuti ricorrere al lavoro di operai  in casa che hanno bucato muri e deturpato esterni con centraline di ricezione.

Diogene dal suo barile avrebbe tuonato di liberarci di tutto ciò: si tratta del superfluo che ci rende schiavi e infelici.

E se oggi incontrassimo Alessandro Magno?
Sapremmo chiedergli "Scòstati dal sole" oppure lo guarderemmo infastiditi e gli intimeremmo "Scòstati dall'antenna parabolica che pago 50€ di canone Sky?".
Purtroppo temo una realtà ancora diversa.
Che ci inchineremmo servili pronunciando l'italianissimo "Baciamo le mani".

alessandro.giuriani@gmail.com

Economia: fare a meno del necessario per risparmiare denaro e comprare il superfluo.
John Garland Pollard - Governatore della Virginia negli anni '30



 


domenica 27 maggio 2012

Baita Fai da Te n. 8: quando la nonna si dopava

Come sta andando il soggiorno nella baita sostenibile per il professor Latucci?
Chi se lo ricorda? Quasi omonimo del parigino Latouche, teorico della decrescita serena, ha deciso di mettere in pratica le sue teorie e di vivere secondo i princìpi di rivalutare, ridurre e riutilizzare.
Il suo manuale è il Ricettario Domestico del Ghersi, un incredibile prontuario di un secolo fa che fornisce infinite semplici soluzioni a portata di mano.
Per chi non si ricordasse, il 10 aprile ci aveva ricordato come si possa conservare il burro senza utilizzare il frigorifero.
Oggi il professor Latucci si sente un po' giù di corda. Ha lavorato nel campo tutto il giorno, deve ancora mungere la vacca e due maialini sono scappati dal recinto. Incredibile, anche nella sua baita in collina si sente sotto pressione.
A pag. 647 del ricettario anni '20 trova una soluzione impensata. Illegale? Forse, ma quelli erano i primi anni del 900 e tanti tabù non erano ancora nati.
Questa sì che è una ricetta, chissà se la nonna si ricorda come prepararla...
alessandro.giuriani@gmail.com
Il mondo non è abbastanza cattivo per te? Visita il perfido blog Elemento di disturbo
L'oppio è la religione dei popoli
(Ennio Flaiano)