domenica 5 febbraio 2012

Baita del running n. 3: fischia il vento eppur bisogna andar

La mattinata è di quelle che invitano alla meditazione sotto il piumone: -6° e vento a 80Km/h.  
In questi casi pensare è deleterio, molto meglio vestirsi caldi a strati e via.
La gara è ad Adorgnano (UD) e ha il nome rassicurante di "Camminando in compagnia". Una cosa si impara frequentando le gare domenicali: il nome serve a nascondere. Quanto più è rassicurante, tanto più devi temere. 
Le sirene dei gaudenti
Le distanze da scegliere sono tre: 8km, 14Km e 19Km. Si opta per il lungo, sperando che la bora non soffi troppo in senso contrario. Ci affidiamo a Santa Apollonia, santa della festa a cui la corsa è dedicata. Martire egiziana patrona degli odontotecnici, saprà sicuramente calmare le bufere e rialzare di 10° le temperature. 
Dopo esserci iscritti in un tendone caldo, (costo 2,50€), Santa Apollonia ci tenta con lussi da pigra domenica.
Proprio in corrispondenza della partenza gli atleti sono allettati dalle sirene dello svago. Frecce seducenti ricordano che è possibile ballare, bere, mangiare e persino misurarsi in briscole accanite. 
Ma non è finita! La gara nasconde un incredibile giallo. Un altro cartello poco lontano avverte in nero che è accaduto un episodio di cronaca nera. Niente di meno di un atto vandalico sulla corsa. 
Un evento inquietante, che sembra ripetersi già da due anni: una fonte anonima, ma attendibile confida che sono stati divelti alcuni cartelli direzionali sul percorso di gara.
Le supposizioni si accavallano: personalmente propenderei per il campanilismo invidioso del paese vicino che vuole sabotare la competizione. Al contrario, il responsabile sembra essere il padrone di un campo che rifiuta l'idea che un gruppo di podisti possa calpestare i suoi possedimenti. Tant'è, si gareggia con un km di meno.
La maggior parte del percorso è su uno sterrato collinare dai panorami suggestivi. Le alpi sono a nord, mentre a est splende il sole e si attraversano boschi e ruscelli ghiacciati.
Qualche passaggio è sulla strada, ma un assennato cartello anche in questo caso ci dà la dritta giusta:
Con un brivido da stuntman occhieggio pronto a balzare di lato per evitare di essere investito, ma gli automobilisti si rivelano più civili di quanto temano gli organizzatori.
Una parola particolare merita il ristoro dei 5km, un vero padiglione di festa. Palloncini colorati, signore sorridenti sotto strati di lana e persino - siamo o no in Friuli? - un bel fuoco acceso vicino. Mancava una polenta calda e la gara sarebbe finita lì, con il contorno di una gara di briscola on the road.
All'arrivo salutiamo il tendone caldo come profughi dell'Antartide e per festeggiare alla faccia di Monti stanzio 7€ per i biglietti di un pesca di beneficienza. Risultato? Ho vinto un pacchetto di wafer, ma mi sono sentito parte di quell'atmosfera ancora per dieci minuti.
Infine un ringraziamento di cuore a tutti i volontari che hanno presidiato il percorso. Noi correvamo a -6°, ma loro erano immobili agli incroci per aiutarci.
Graciis ragazzi.
alessandro.giuriani@gmail.com
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La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.
(Albert Einstein)


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