mercoledì 12 febbraio 2014

Baita di Harvard n. 1: rinforza i muscoli del pensiero strategico

Dal blog della Harvard Business Review traduco questo interessante articolo di Liane Davey, vice presidente della Knightsbridge Human Capital Solutions, una delle maggiori agenzie canadesi di risorse umane.

wow...harvard su "baite nell'oceano"


Non ti è mai capitato di sentirti dire che devi essere più "strategico"? Che succeda durante uno dei periodici colloqui annuali oppure dopo una promozione rifiutata, fa veramente male quando ti viene detto che manchi di sufficiente abilità strategica. Ancora peggio quando cerchi di avere chiaro cosa concretamente significhi "più strategico" e non ricevi risposte soddisfacenti.

Essere più strategici non vuol dire per forza prendere decisioni che influenzino l'intera organizzazione, come per esempio trovare le giuste allocazioni di budget. E' sufficiente che anche la decisione più piccola venga presa nel contesto più ampio degli obiettivi aziendali.
Coltivare una relazione di qualità che permette di avere un punto di vista approfondito di un cliente - o un concorrente - è altamente strategico. Ciascuno ha opportunità di migliorare il suo pensiero strategico.


Lavori così? Dimentica la strategia
Se non ti considerano un grande pensatore strategico, la mia idea è che questo succede per il fatto che sei così occupato. Quale percentuale della tua settimana lavorativa è
trascorsa in riunione? E quanto del tempo residuo viene consumato in una corsa pazza per rispondere alle e-mail, telefonare e sbrigare il cosiddetto "vero lavoro"? E' rimasto fuori qualcosa? Con il pretesto della produttività, probabilmente ti sei giocato tutto il tempo destinato a pensare. Il risultato è che le decisioni sono basate più sul riflesso che sulla riflessione. E il rischio delle decisioni "in reazione" ad un impulso, è che tendono a basarsi su ciò che ha funzionato finora.
Questo andrebbe bene se il nostro mondo fosse statico, ma non lo è. I luoghi produttivi, i concorrenti e i clienti stanno cambiando con una velocità senza precedenti. Continuare a fare ciò che hai sempre fatto può essere ugualmente rischioso (o addirittura più rischioso) che tentare un approccio mai collaudato.

In questo contesto è di importanza cruciale trovare il tempo per riflettere prima di prendere decisioni. Cosa è coinvolto? Chi è coinvolto? Cosa c'è in gioco? Qual è l'opportunità e quali sono i rischi?
Ciò che all'inizio sembra un'opportunità potrebbe in seguito riverlarsi un rischio significativo e ciò che appariva inizialmente rischioso potrebbe invece rivelarsi un'opportunità.

Certo, l'altra risposta alla tua vita stressata potrebbe essere quella di stilare una lista di cose da fare, mettere giù la testa e farle. Ma porre l'attenzione in modo così restrittivo riduce le tue chances di essere strategico. Ricorda, le persone strategiche creano connessioni tra idee, progetti e persone che gli altri non riescono a vedere.

Un dirigente bancario cercava un nuovo venditore IT per operazioni nell'area caribica quando venne a sapere che un altro dipartimento della sua banca stava lavorando su nuovi standard di servizio per la clientela. La sua prima reazione fu quella di continuare la propria ricerca del venditore come se niente fosse. Ma questa sarebbe stata un'opportunità persa per unire le richieste di sistema con i nuovi standard di servizio, che se sfruttata avrebbe invece permesso il legame tra migliori protocolli per interagire con i clienti e dati disponibili più efficienti in tempo reale.

Ricorda anche che le relazioni sono anch'esse strategiche. Il dirigente chiese al nuovo venditore IT di presentarlo ad altri clienti che avevano già implementato i loro nuovi sistemi. In questo modo egli ebbe così la possibilità di fare domande sul venditore e su come ottimizzare la contrattualistica e la relazione.

Le persone strategiche vedono il mondo come una rete di idee e persone interconnesse tra loro e trovano l'opportunità di spostare in avanti i loro interessi in questi punti di connessione.

 

Ma una persona che riflette sulle situazioni e connette idee e persone ha ancora un problema: non è possibile riuscire a fare tutto! Le possibilità sono illimitate; tempo, denaro e risorse non lo sono. Ciò rende necessaria l'abilità e la volontà di compiere delle scelte.
Fare delle scelte, sia su ciò che che farai, sia su ciò che non farai, è un passaggio cruciale dell'essere strategici. Chiudere una porta a favore di un'altra richiede il coraggio di agire (cosa per la quale successivamente potresti essere biasimato) e la fiducia in se stessi per abbandonare un'alternativa (cosa che potrebbe rivelarsi un'opportunità persa).
E' proprio nel momento della scelta che la tua abilità di essere strategico è definitivamente testata. E' normale che una scelta non sia esente da rischi, ma è molto maggiore il rischio quando non si sceglie oppure quando si disperdono risorse limitate su troppe opzioni disponibili.
Sarai molto più strategico se prendi l'iniziativa e poi ti correggi in corsa, piuttosto che se scegli di ristagnare senza fare nulla e astenerti da qualunque tentativo.

Non ti serve una posizione lavorativa più elevata, più controllo o budget più grandi per essere maggiormente strategico: ciò di cui hai realmente bisogno è di essere più "direttivo" nei tuoi pensieri e azioni. Come? Investendo tempo ed energia per riflettere sulle situazioni e decisioni che ti trovi a fronteggiare. Trovando modi per connettere idee e persone che prima non lo erano. Avendo il coraggio di compiere delle scelte circa ciò che farai e ciò che non farai. Solo così tu incrementerai veramente il contributo strategico.

alessandro.giuriani@gmail.com

La voglia di vincere non è nemmeno lontanamente così importante come la voglia di prepararsi a vincere.
Bobby Knight


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