Bibliotecaria sovietica... |
Non piange mostrando i pettorali come un centravanti sconfitto in finale di Champions League. E nemmeno si torce come una prèfica mediterranea. Non guarda gelidamente lontano alla maniera di un generale sovietico al funerale di Breznev e non spalanca l'occhio liquido di un cucciolotto.
Il dolore di una bibliotecaria è il riassunto di queste espressioni e oggi Antonietta della Biblioteca Civica Udine lo mostrava tutto.
Mostrava un dolore comune di questi tempi: il mal di budget.
La sua istituzione dispone di un portafoglio annuo di poche centinaia di euro per l'acquisto di libri nuovi: fidatevi, con quei soldi non vi comprate neanche un Iphone.
...o bibliotecaria cucciola? |
E dal male si va in peggio: la scure del sindaco abbatte anche la struttura muraria della sala di lettura. Da agosto un cantiere è fermo a metà. Se fosse al MOMA sarebbe un'opera architettonica post-moderna, ma siamo nel civilissimo Friuli. La biblioteca presenta una parete in fogli di plastica come quando vi rompevano il vetro della macchina per rubare l'autoradio e nemmeno un bagno agibile.
D'altra parte cosa importa al sindaco dei bagni nell'epoca di Internet? Anche la pipì sarà digitale, deve avere pensato.
Dobbiamo trovare una soluzione per la afflitta Antonietta. Per il muro post-moderno in fogli di plastica non possiamo fare nulla, lì ci vuole solo un muratore.
Ma per il suo budget di libri forse un paio di idee irrealizzabili ci sarebbero:
AZIONE PRELIMINARE: chiedere a ciascuno dei soci della biblioteca di stilare una lista di cinque libri che vorrebbe fossero presenti. Quando la consultazione sarà completata, Antonietta avrà un elenco di titoli che saranno i più desiderati dai suoi abbonati.
PRIMA IDEA IRREALIZZABILE: stimolare la gloriosa usanza della donazione. Attenzione: donazione, non sgombero cantine. I libri che chiunque deciderà di regalare alla biblioteca dovranno apparire nell'elenco di titoli votati dai soci. Possiamo immaginare per chi dona una sorta di ricompensa, per esempio la possibilità di tenere per più tempo i libri oppure precedenza nelle prenotazioni di nuove uscite.
SECONDA IDEA IRREALIZZABILE: riesumare la mutualità diffusa della colletta. Supponiamo la biblioteca abbia 100 soci, e che al termine della consultazione ci siano 10 libri che risultino i più votati. Ipotizziamo inoltre che, di quei 100 soci, 80 siano degli spilorci e non vogliano spendere nulla. Gli altri 20, ponendo una quota di 1€ al mese, avrebbero 20€ mensili (240€ annue) che, sconto più o sconto meno, darebbero diritto ad acquistare circa 15 libri. In pratica potrebbero leggere i primi 10 libri della classifica spendendo soltanto un piccolo euro mensile.
Cosa ne dici cara Antonietta, ti sei tirata su un po' di morale?
alessandro.giuriani@citroen.com
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La funzione della biblioteca è di scoprire dei libri di cui non si sospettava l'esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi.
(Umberto Eco)