Innanzitutto perchè si chiama così? Significa "abbatti-luce"in francese. Wow, che ossimoro da sogno. Un attrezzo che fa luce e contemporaneamente la attenua. Un vero nome da camera da letto, evocatore dei contrasti di luce e di corpi.
8m di tessuto, 20 giorni di lavoro |
A Udine in Via Stringher 27 c'è un atelier di abat-jour che rifiuta questa filosofia: crea con amore paralumi che abbiano un valore per la loro fattura. Oggetti da godere, non da usare senza amore.
Il fusto è di legno lavorato a mano.
Le stecche che sostengono la stoffa sono di ottone e mai di plastica.
La stoffa è il vero capolavoro: per una "cupola" di un diametro tutto sommato contenuto (circa 40cm) occorrono almeno 4 metri di tessuto e 4 giorni di lavorazione. Occorre piegare, plissettare e increspare.
Un fantastico esemplare in vetrina di 35cm di diametro lavorato a punto ape ha richiesto 8 metri (!) di tessuto e 20gg. di lavorazione.
Poichè si tratta di artigiani veri, sono in grado di eseguire lavori personalizzati su disegni o tessuti presentati dal cliente.
Con buona pace dei grandi magazzini, i prezzi naturalmente sono un po' più alti ma valgono la pena: l'affusto lavorato mano costa circa 200€, mentre per la cupola si va dai 400€ di un esemplare normale ai 1.200€ di un modello "super" come quello a punto ape.
Andate a visitarlo, ne vale veramente la pena. Il titolare, Michael Genovese, è un artigiano appassionato che sa ammaliare con i suoi segreti anche i clienti più tecnici.
alessandro.giuriani@gmail.com
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(Walter Di Gemma - attore cabarettista)
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