venerdì 2 marzo 2012

Baita del running n. 6: 900 corridori e un purcìt!

L'eccentrica fotografia delle alghe 
Domenica di nubi, vento e sole nella Bassa Friulana. Insieme. Così come insieme erano i circa 900 partecipanti alla scoperta del fiume Stella: chi di corsa, chi camminando, chi a due e chi a quattro zampe.
Pe chi concepisce la corsa non solo come un esercizio fisico, ma come una vera disciplina mentale il percorso più adatto è quello da 21Km (gli altri due sono da 7 e 12Km).
Si parte da Teor (UD). I primi 5km si percorrono in gioiosa compagnia., costeggiando il fiume su un sentiero sterrato. Basta un piede in fallo e op-là! sei a mollo come un cavedano. In realtà tutto fila liscio, nessuno deve essere ripescato e c'è chi si diverte a modo suo fotografando le alghe nell'acqua trasparente. Dal 5° al 12° Km vi è la parte storica del percorso: nel borgo di Ariis si attraversa la duecentesca Villa Ottelio Savorgnan. Finalmente il gruppo si sgrana, la corsa prosegue più individuale. Per 3-4Km le scarpine psichedeliche da gara attraversano i vialetti medievali del parco e i suoi ponticelli di legno tra i salici ancora marroni. Si percepisce lo spirito di un certo Friuli: solitario, selvatico senza concessoni al superfluo.
Il purcìt!
La sensazione di privilegiata solitudine è ampliata dalla pianura, dai filari infiniti di pioppi e dal cielo sterminato. Un incanto, sul serio.
Nessun segno di vita fino al ristoro dell'11°Km, quando un anziano esce dalla sua corte portando a spasso un maialino tutto nero, un purcìt come si chiama da queste parti.
Un bellicoso gruppo di runner vorrebbe deviare dalla retta via, fare la festa al povero suino e ricavarne salsicce. La lingua friulana possiede anche un verbo per questa sanguinaria operazione: purcitàr
Prevale comunque la fazione vegana: il 
maialetto peloso e nero viene lasciato stare, anche perchè assomiglia più a un cane che a un futuro cotechino.
Si continua a viaggiare sullo sterrato tra argini e vigneti fino al 17°km, quando ci si riunisce con gli altri due percorsi in corripondenza dell'ultima sosta: crostatine idrogenate anche qui, ma dove ne avranno prese così tante? Nessuno però va tanto per il sottile, l'importante è avere l'ultima scorta di carburante per i restanti 4km. 
Beata solitudine
Si arriva alla fine e invece di inutili medaglie, il riconoscimento è un vaso di ciclamini variopinti, screziati di rosa e bianco.
Peccato non si possano mangiare al posto delle insane tortine dei ristori.


alessandro.giuriani@citroen.com
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I cani ci guardano dal basso. I gatti ci guardano dall'alto. I maiali ci trattano da loro pari.
(Winston Churchill)

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