venerdì 27 gennaio 2012

Baita del running n. 2: L'asceta, la tifosa e la Romagna

LEI: MOGLIE E TIFOSA SU ARGINI FANGOSI
Sono entrata nel mondo dei 'runners' solo perchè sono la moglie di uno di voi. Ebbene, sembra che la vostra passione per la corsa sia davvero spropositata.
Io parto! Tiè!

Stamattina, con una nebbia allucinante, era pure domenica, mio marito ha puntato la sveglia alle 7.30 per fare una 'mezza', come dite voi! Ben 21 km solo di allenamento in attesa di qualche corsetta il prossimo fine settimana! 
Anche qui in Romagna i luoghi delle gare non sono sicuramente delle metropoli...Una delle più belle a cui ho assistito è stata una corsa campestre di 5 km ad Alfonsine, vicino a Ravenna: un percorso selvaggio in un bosco di pini marittimi, con terreno sconnesso e infangato, praticamente un vero e proprio massacro. 
All'arrivo ristoro con the caldo e piadina, preparata rigorosamente a mano dalle signore volontarie del paese! 
Prima il dovere...
...poi il piacere!
Bella anche la corsa di S.Pancrazio, un'altra 'metropoli' nel ravennate; lì, per premiare le fatiche degli atleti, c'era un bel cotechino in omaggio. Del resto se lo erano proprio meritato, dopo 9 km sull'argine del fiume Lamone tra sassi, erba e terriccio...
Il runner ha bisogno di sostegno da parte della famiglia...Malgrado il freddo e l'umidità invernale, cerco sempre di seguirlo. Silvia, mia figlia, ha preparato pure un cartello di incoraggiamento: FORZA PAPA'!
Siete dei grandi, cari runners, non smettete mai di credere in voi, nelle vostre gambe, nella vostra passione.
Laura

LUI: ASCETA FUORI, EDONISTA DENTRO
Inverno? Chi se ne frega
Ti racconterò in breve della mia ultima corsa non competitiva, svoltasi per paesaggi ameni: la Castiglione di Cervia-Saline di Cervia
Il calendario podistico romagnolo riserva almeno una corsa alla settimana, e le location pur non essendo da 5 stelle conservano il fascino delle manifestazioni popolari genuine, dove solo ed esclusivamente la passione può convocarti alle 8,30-9 della domenica mattina nella campagna nebbiosa e bianca di "galaverna" (appunto la nebbia gelata). Dicevo le location : argini di fiumi, carraie-sterrati di campagna, valli e pinete. L'ultima appunto una domenica fa a Castiglione di Cervia da non confondere mi raccomando con Castiglione di Ravenna che divise sono dal fiume. 
13 km da percorrere in mezzo alla campagna in direzione delle saline cervesi di anticoromana origine, su sterrati a tratti sbucherellati ma fortunatamente di fondo prevalentemente duro, rigido dalla temperatura sullo 0°. 
Partiti dal centro della ridente cittadina abbiamo fatto ritorno allo stesso, di fronte al bar centrale-quartier generale della corsa (targato PD)...perchè dimenticavo che questa corsa faceva parte del circuito de "la Scarpàza", una quindicina di gare dello stesso genuino tenore che si svolgono da autunno a primavera, e partecipando ad ognuna delle quali si raccolgono punti per un montepremi finale. 
Traguardo in bruschetteria!
A suggello della autenticità di queste manifestazioni i pacchi-dono generosamente elargiti dagli sponsor/benefattori. A Castiglione mi sono cuccato due barattoli di ottima marmellata lavorata negli stabilimenti di Pievesestina di Cesena. Ma vorrei ricordare altre regalie: torrone morbido della Dolciaria Loris di Lugo; olio Girasole Conad alla tiratissima campestre svoltasi presso la bruschetteria al Bruscolo di Alfonsine; confezioni da tre pack di succhi di frutta alla 5km di Fruges di Massalombarda (altra zona regina nella lavorazione della frutta). Insomma, trofei di modesta entità che sono sempre ben accetti e ritirati ed in fondo soddisfano sempre gli appassionati corridori di ogni classe ed età...ma per la mia prossima corsa, una mezza maratona, mi attendo almeno un salame!
Francesco
Tremate, l'asceta è lì nell'ombra
alessandro.giuriani@gmail.com
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Anche questo è un vantaggio del correre rispetto agli altri sport, ognuno va per conto suo e non ha da rendere conto agli altri.
(Italo Calvino)










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