domenica 1 gennaio 2012

Baita Fai Da Te n. 3: dalla brace al detersivo


Come il lunedì è il giorno della luna, così martedì è il giorno di Marte. Venerdì è dedicato a Venere, ma alla domenica non si scappa! La intitoliamo da oggi all'autosufficiente Sem Paton.
Sem Paton ce l'ha!
Pensavamo forse a lui come ad una specie di solitario, villoso cow-boy che si costruisce rifugi contro ogni pericolo? Un ringhioso abitante dei boschi che si prepara ad un'epoca post-atomica? Un essere tutto tecnica e nessun fronzolo?
Equivoco! A sorpresa oggi scopriamo che è anche un amante dell'igiene, delle lenzuola profumate e della biancheria morbida. Se volessimo estremizzare, ci potremmo vedere anche una punta di femminilità. Forse che anche i duri hanno un cuore rosa shocking?
Eccovi la Baita fai da Te di oggi, sedetevi e rilassatevi.


La Baita ha il problema di riciclare carta e cassette di legno!
Dov'è Santa Fe? Lì in verde!
Sem Paton propone il Fai da Te della signora Luigia, classe 1880. (nata a   San Martín De Las Escobas, Santa Fe, Argentina).
(1) prendiamo tutta la carta che non usiamo,e la mettiamo a macerare in acqua.
Con pazienza, dopo alcune ore, utilizzando la carta macerata, facciamo delle grosse palle di circa 10 centimetri di diametro, premendo forte per eliminare l’acqua il più possibile.
Le palle di carta le mettiamo al sole per alcuni giorni e quando sono asciutte ..abbiamo a disposizione un ottimo …carburante per il caminetto o la stufa a legna..
La grande signora Luigia
Un fuoco “morbido” vi riscalderà.
(2) mentre le palle di carta,piene di energia, bruciano, mettiamo nel caminetto anche quelle scatole di legno o cassette ingombranti fastidiose da buttare…e alla sera tutta quella cenere sul fondo del caminetto si trasformerà con un po’ di pazienza in un potente sapone…sì avete capito bene !
La signora Luigia ci tramanda la ricetta della Lisciva!

La LISCIVA

La lisciva o liscivia è una soluzione liquida, ottenuta dalla semplice bollitura di cenere setacciata.
La lisciva è un detersivo naturale...tuttavia naturale non significa totalmente innocuo. E' comunque da considerarsi un detersivo a tutti gli effetti, poiché la reazione chimica che avviene tra la cenere e l'acqua attraverso la bollitura conferisce all'acqua, potenziandolo, il potere detergente, ma anche leggermente corrosivo che è naturalmente proprio della cenere...
Sem Paton felice dopo il suo bucato
Veniva usata da siore Gige  soprattutto per lavare e sbiancare i tessuti, ma anche per tutte le altre pulizie casalinghe e, estremamente diluita, anche per la pulizia di tutto il corpo, grazie al suo potere detergente, sgrassante e disinfettante e al delicato e piacevole odore che rilascia.


Ciò che serve:
CENERE e ACQUA in un rapporto 1: 5 (ovvero 1 bicchiere di cenere per 5 bicchieri d'acqua)

Come fare:
-       Setacciare la cenere.
-       Disporla in una grossa pentola (espressamente destinata a questo uso), rispettando il giusto rapporto cenere/acqua ed aggiungervi l'acqua.
-       Portare ad ebollizione, a fuoco lento, mescolando di frequente all'inizio e di tanto in tanto quando la cottura si è stabilizzata.
-       Far bollire circa 2 ore. E' consigliabile, verso fine cottura, assaggiare giusto una goccia del composto da posare sulla lingua per valutarne la potenza: se ha bollito sufficientemente pizzicherà appena. Non eccedere nella bollitura, in quanto la lisciva ottenuta diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e per l'ambiente.
-       A cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare.

-       Preparare un recipiente e qualche straccio di cotone pulito che non scolorisca.
-       Tendere sul recipiente lo straccio.
-       Versare il contenuto della pentola sullo straccio nel recipiente, con l'accortezza di non agitare il liquido, cercando cioè di mantenere separata la parte solida da quella liquida. Se necessario ripetere questa operazione per ottenere una lisciva (ovvero la parte liquida) più filtrata e quindi più limpida
-        Si otterrà così un liquido abbastanza limpido, facile da conservare, per lunghi periodi, in recipienti di vetro o plastica.

alessandro.giuriani@gmail.com
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      Con quale desiderio entra nell'anno nuovo? Con il desiderio di essere risparmiato da domande del genere!
(Karl Kraus - giornalista di fine '800)

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