venerdì 18 novembre 2011

L'apparecchio delle frasi rinate



Cosa ci stava raccontando nostro cognato mentre masticava a bocca aperta il brasato?
E cosa rivelò la nostra amica seduta di fianco dopo tre bicchieri di prosecco?
Di quale cartone animato si lagnava il nipotino molesto senza che nessuno lo ascoltasse?
Cosa ci disse quella volta al ristorante la nostra ragazza mentre ci mollava?
Niente.
Buio pesto.
Ci hanno forse asportato qualche parte della nostra memoria?
Per quanto ci sforziamo abbiamo sempre il flash di qualche espressione, ma del dettaglio delle parole neanche l'ombra.

Organizziamo cene che sazierebbero una scuola di sumo.
Attoniti, ammiriamo la resistenza di suocere campionesse europee di endurance ai fornelli.
Arriviamo fino a modificare la disposizione dei nostri mobili di casa per facilitare la seduta di tanti amici insieme a cena.
E poi? Avanzi di gorgonzola decomposto, bicchieri con rossetto da lavare, briciole ovunque.
(Se, come me, siete pessimi cuochi un consiglio per scoprire i residui del dopo-cena: qualora possediate un vaso di ceramica, accarezzate con la mano l'interno fino in fondo. Una volta ci trovai un tramezzino immangiabile pietosamente sepolto).
E tutte le parole pronunciate in quella occasione? Perse per sempre, senza neanche la consolazione del residuo odorino muffoso di gorgonzola.
Scontiamo la nostra estrema difficoltà di vivere il momento.
Prepariamo i minimi particolari di un incontro che verrà e ci dimentichiamo i particolari dell'incontro stesso.
Catastrofe, tragedia immane, calamità.

Però forse una baita che galleggia nell'oceano c'è.
L'apparecchio delle frasi rinate.
Una volta sarebbe stato un mini-registratore, oggi è un mp3 recorder.
Ma chissenefrega dello strumento, volete mettere il suo spirito?
Sì, avete capito bene, lo spirito. Avere mille vite. Ripercorrere ogni volta che lo si desidera l'intero coro delle conversazioni di quell'evento.
Che resta una combinazione unica e irripetibile di relazioni tra persone uniche.
Al mondo non ce ne saranno mai di uguali, signori, è più preziosa di un diamante. Conserviamola con cura.


Volete i noiosi e banali dettagli operativi?
Eccoli! L'apparecchio delle frasi rinate va usato con onestà. Acceso in un posto discreto ad inizio serata dopo avere avvisato tutti della sua esistenza.
Dopo pochi minuti tutti se ne dimenticheranno e le frasi fluiranno spontanee come sempre.
Attenzione alla trappola dell'avidità mediatica: l'apparecchio delle frasi rinate non potrà mai e in nessun caso produrre video, ma solo suoni, voci, parole.
Le immagini uccidono il potere evocativo delle intonazioni e dei termini.
Un po' come confrontare la mitica radio con la soffocante TV.


Pensate che regalo meraviglioso da lasciare a chi ci ha fatto compagnia.
Basta con vini puzzolenti barriccati, gattini di porcellana e statuette di marzapane.
Pensate che meraviglia un podcast per riascoltare quell'unica combinazione di frasi di quell'unico evento a cui avete partecipato.


Ah, dimenticavo un'opzione! Avete anche la possibilità di cancellare dei brani, naturalmente. Così non dovrete mai risentire il suono zoologico delle mandibole spalancate di vostro cognato che triturano brandelli di brasato.

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