I suoi confini sono sempre eventi ben definiti - due edizioni dei mondiali, appunto - e facilmente memorizzabili. A loro volta i quattro anni che stanno nel mezzo sono un periodo sufficientemente lungo per trarne una sorta di bilancio, ma non un tempo così lungo da doverci spendere meditazioni esistenziali.
Su questo assunto si basa lo splendido libro dell'israeliano Eshkol Nevo: quattro amici universitari in occasione della finale dei mondiali di Francia 1998 scrivono su alcuni bigliettini ciò che vorrebbero vedere realizzato entro i successivi mondiali (2002, Corea e Giappone).
Tutte le 376 pagine raccontano la storia di questi quattro anni, ma anche la storia personale di ogni protagonista in rapporto agli altri tre.
6 MOTIVI PER DEDICARE OTTO ORE DELLA PROPRIA VITA A QUESTO LIBRO
1) La trama. Di libri legati all'amicizia sono piene le librerie, ma le storie non banali sono davvero poche. Questa è una. Dialoghi mai banali, intreccio all'apparenza senza sbocchi, ma tutto guidato da una logica di eventi concatenati, proprio come nei rapporti tra amici.
2) La vita quotidiana in Israele raccontata da un giovane. Spesso immaginiamo l'esistenza degli abitanti di Israele perennemente in guerra. Questo deriva dalle cronache del conflitto con la Palestina, mentre la realtà è di una vita vissuta con leggerezza, come ogni ventenne che conosciamo. Persino il servizio militare di tre anni nei territori occupati sembra normale come la nostra vecchia naja.
3) I personaggi femminili. Le storie di amicizia tra uomini non sono la stessa cosa se non sono ravvivate dalle presenze dei loro amori. Yaara, Maria, Ilana: ricorderete questi tre nomi dopo avere letto il libro. E se vi chiedete perchè gli amici sono 4 e i personaggi femminili sono 3...beh, leggete il libro!
4) Il calcio. Se amate questo sport, godrete nello scoprire che entra sempre nei momenti chiave della storia. Un lutto si mitiga grazie ad un Mercoledì di Champions League, una casa palestinese viene occupata per potersi guardare in tv Inghilterra-Camerun.
5) Elogio del cambio di idea. Tra un capitolo e l'altro si trovano gustosi intermezzi dedicati ai grandi filosofi che nel corso della loro vita cambiarono idea (Hume, Kirkegaard, persino Aristotele), e questo ci fa sentire molto, ma molto meglio con noi stessi.
6) Ognuno. Ognuno può scrivere su un bigliettino dove sogna di trovarsi tra quattro anni. E poi aprirlo ai prossimi mondiali e vedere cosa è successo nel frattempo.
Alessandro Giuriani
Ma questa è proprio la definizione dell'amicizia, no? Un'oasi che ci permette di dimenticare il deserto... o... una zattera le cui assi si tengono unite. O... un piccolo staterello circondato dai nemici. Non credi?
Non ne ho idea, ha risposto Yaara. Lo sai che non ho mai avuto amici.
Non ne ho idea, ha risposto Yaara. Lo sai che non ho mai avuto amici.
Eshkol Nevo - La simmetria dei desideri - pag. 134