domenica 13 novembre 2011

Non c'è rosa tinta spine


















Lo so, rompo le scatole.
Siate trasgressivi, alzate gli occhi dal PC e provate per un attimo a concedervi ciò che la vostra maestra vi rimproverava sempre.
Guardate il muro. 
Cosa cambiereste?
No! Il quadro con Natura Morta che vi ha regalato vostra suocera non potrete mai sostituirlo, scordatevelo!
Riprovate: cosa c'è che non va su quel muro?
Qualcosa che stona con l'intonaco crema e i mobili cioccolato.
Fuochino, fuoco, sì sono proprio loro, le sgraziate spine dei vostri apparecchi elettrici che deturpano l'armonia della parete come un bubbone sul viso della Monna Lisa.
Magari le suddette spine, quando ve le hanno vendute, erano bianche: ora sono grigio-pantegana. Se erano nere, ora sono sempre grigio-pantegana. Se erano grigie siete fortunati perchè sono rimaste così tranne un dito di polvere.
E non è finita.
Dove mettete l'infido cavo che collega le spine alla vostra abat-jour Tiffany?
Si attorciglia, si arrucuglia, si arriccia e vi minaccia con le sue spire da anaconda: basta un passo in quell'intrico e - voilà - siete sue prede, faccia a terra.
E non è finita ancora.
Se le spine sono tante e la presa è unica, rassegnatevi: quello sarà un groviglio di mangrovie che potrete sciogliere solo con il machete. 


Ho il rimedio!
Sfruttiamo la forma delle spine e dei cavi per rendere il tutto più allegro.
Addirittura possiamo ingrandirle per sdrammatizzarle e scherzarci su.
Stanza di un bimbo? Perchè non fare una presa verde a forma di ranocchio e il filo come una canna dello stagno? O grigia come un topolino e il filo rosa come coda?
Lampada del salotto buono? Potrebbe essere attaccata una spina decorata con fregi a giglio o volute barocche e filo in tinta. 
Cucina rustica? Presa a forma di spicchio d'aglio o di formaggio. Cucina di design? Spine oro a gianduiotto. 
Stanza da letto del single? Spina con scritta inneggiante all'indipendenza "SEI QUELLO CHE SCEGLI DI FARE".
Negozio Hermès? Spina a sagoma di Kelly (o di Birkin, se siete raffinati con due manici). 


Altre idee in materia? Come sempre sono qui: alessandro.giuriani@gmail.com











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