giovedì 27 ottobre 2011

I vostri commenti: i Carmina Burana

Il ricercatore Armando, dopo avere letto un mio post di un paio di giorni fa in cui citavo i Carmina Burana, mi ha mandato il testo tradotto dal latino di uno di questi canti medioevali che raccontano la precarietà dell'uomo e il suo terrore dell'ignoto:

Lo ringrazio del suo regalo e volentieri riporto un passo:


Poiché provo nel mio animo un forte turbamento,al colmo dell’amarezza mi lamento di me stesso.
Formato di materia assai leggera,mi sento simile ad una foglia con la quale gioca il vento.
Mentre è proprio del saggio porre sulla roccia salde fondamenta,io stolto,mi paragonavo ad un fiume sempre in corsa che non si ferma mai sotto lo stesso cielo.
Vado alla deriva come una nave priva di nocchiero, come un uccello che vaga per le vie del cielo; non c’è catena che mi trattenga, né chiave che mi rinchiuda, cerco i miei simili e mi unisco così ai malvagi.
Qui sotto allego il link dove si può ascoltare il più famoso dei carmina burana cantato in chiave classica da un coro immenso di austeri nordeuropei in divisa da feldmarescialli:
e qui invece una terribile versione trance-remix del deejay Korsakoff, che come base ritmica si direbbe usi una motosega. E' talmente brutta che quasi quasi mi piace...

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