Gambe storte e pedalare! |
Ebbene, nello sterminato mondo delle corse a piedi amatoriali fa è capitato un vero e proprio evento. No, niente Maratona di New York, Parigi o Berlino. Parliamo di un evento vero con persone vere.
Il paese è Campolonghetto (UD): 13m sul livello del mare, 208 abitanti, una bocciofila e una chiesa parrocchiale.
La gara è la ventennale Marcia dei Magi, che ovviamente si tiene il 6 di gennaio sulle distanze di 6 e 15km.
GIA' IL NOME E' SAPOROSO: non gara, non competizione, non maratona. Soltanto marcia, che sottintende un dovere quasi militaresco di arrivare in fondo, ma senza strafare. E' sufficiente anche camminare. Osservando gli atleti ci si accorge che l'invito è stato preso sul serio: dalle sessantenni in tuta a cagnolini meticci, tutti si muovono al passo che più aggrada.
Briefing pre-gara |
Alla conta finale gli atleti sono 697, tre volte e mezzo gli abitanti di Campolonghetto: se a New York succedesse lo stesso, la sua maratona avrebbe 24 milioni di partecipanti.
Il briefing pre-gara è sobrio e pratico come il Friuli dove si corre: un fantastico cartello con chiarimenti in lingua avverte che il percorso presenta delle insidie acquitrinose.
Abbasso le barrette energetiche! |
Alla cometa svolta a destra |
ALL'ARRIVO NON FIORI, MA OPERE DI BENE: pochi applausi, ma d'altronde questi marciatori non sono vanitosi in cerca di gloria. Piuttosto sono solidi camminatori senza grilli per la testa che vanno premiati in modo adeguato.
Per loro c'è il ristoro del traguardo, preso d'assalto come una trincea del vicino Carso. Ma è un assedio festoso a base di pandoro. Anche i cagnolini meticci dopo 15km sembrano andarne ghiotti.
E' proprio così banale amare le cose semplici?
alessandro.giuriani@citroen.com
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Lo stadio è per gli spettatori. Noi runners abbiamo la natura, ed è molto meglio.
(Juha Väätäinen)
(Juha Väätäinen)
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